Rees Martin - 2011 - Da qui all'infinito. Una riflessione sul futuro della scienza by Rees Martin

autore:Rees Martin
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Science, General
ISBN: 9788875783174
editore: Codice
pubblicato: 2012-12-14T23:00:00+00:00

Capitolo 4

Un mondo inarrestabile

Nel 2002 Manindra Agrawal e due suoi studenti, Neeraj Kayal e Nitin Saxena, tutti matematici a Kanpur, in India, fecero una scoperta fondamentale sui codici e la loro decrittazione; pubblicarono quindi i risultati sul web e, nel giro di un solo giorno, ventimila utenti scaricarono quel lavoro che in pochissimo tempo divenne il principale argomento di discussione in diversi centri di ricerca in tutto il mondo.

Questo episodio, che ha garantito ai due studenti un riconoscimento immediato, è in nettissimo contrasto con gli sforzi che un giovane, anch’egli indiano, dovette fare un secolo fa: Srinivasa Ramanujan, un impiegato di Mumbai, spedì per posta una lunga serie di formule matematiche a Godfrey H. Hardy, professore del Trinity College di Cambridge; per fortuna Hardy si rese conto di non trovarsi di fronte al solito scribacchino che individua ricorrenze numeriche nella Bibbia o nelle piramidi, ma che dietro quelle formule stava un’eccezionale capacità di analisi. Hardy fece sì che fosse accolto a Cambridge, e cercò in tutti i modi di coltivarne il talento. Purtroppo la salute malferma di Ramanujan lo portò alla tomba prematuramente.

Questo aneddoto ci introduce ai temi di questo capitolo finale: come ottimizzare la scienza e l’innovazione in un’era di mobilità globale e di reti, e in che modo i benefici della globalizzazione possono essere condivisi affinché tutti ne godano, nei paesi in via di sviluppo come in quelli sviluppati (e mi avventurerò in qualche digressione sociologica strada facendo).

La Open University (che ha ospitato l’ultima delle mie Reith Lectures) è nata negli anni sessanta grazie a una visione: fu ispirata dal grande “inventore sociale” Michael Young, ed è l’eredità più longeva di due politici laburisti, Harold Wilson e Jenny Lee. I suoi fondatori tuttavia non avrebbero potuto immaginare, nei lontani anni della televisione in bianco e nero, quanto la tecnologia dell’informazione avrebbe radicalmente cambiato il nostro modo di apprendere, come avrebbe globalizzato gli orizzonti degli studenti, livellato le differenze fra quelli dei migliori atenei e quelli delle università periferiche, e dato ai docenti più capaci un’audience mondiale. Inoltre la possibilità di accedere a enormi quantità di dati ha trasformato non solo la scienza, ma anche il mondo della finanza e degli affari internazionali.

Migrazione e clustering

Gli individui più intraprendenti non si accontentano solo di essere connessi nel cyberspazio: tendono ancora a raggrupparsi, soprattutto nelle culle della tecnologia come la Silicon Valley, in California, o nelle grandi università di ricerca. Gli Stati Uniti, in particolare, beneficiano di un continuo flusso di studiosi molto preparati che provengono dal resto del mondo; e la loro attrattiva è aumentata ulteriormente grazie alla retorica e alle iniziative dell’amministrazione Obama, che ha dato una scossa alla comunità scientifica americana (già leader a livello mondiale) sia nel morale sia nella sostanza. Il Regno Unito vola molto più alto di quanto normalmente si pensi, visto che in molti settori è secondo solo agli Stati Uniti e, se si considerano i minori salari e risorse, spesso occupa la posizione più alta. Tuttavia la capacità di attrarre e trattenere il

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